L’alieno innamorato

Alcuni medici discutono di nuovi investimenti e di nuove ricerche per la cura dei tumori e di come finanziarli, presso uno dei più importanti ospedali oncologici d’Italia , l’Istituto Nazionale dei tumori, con sede a Milano.Siamo nel 2050 e ancora il tumore più grave risulta essere quello che colpisce i polmoni, seguito dal tumore alla mammella nelle donne, dal tumore del colon retto e dal tumore alla prostata negli uomini.Alle ore 10:00 , di martedì 10 Aprile , il dottor Pasquale Esposito , uno dei chirurghi migliori del reparto, di bell’aspetto ma, basso, severo e testardo, viene chiamato in sala operatoria per un intervento chirurgico.Ad operarsi è Ginevra, una ragazza di venticinque anni, bruna, dalla carnagione scura, di media altezza, carina, esuberante , sempre col sorriso e tanta voglia di vivere. Appena ricoverata aveva quasi subito stretto amicizia con le altre pazienti.Era stata accompagnata in stanza dall’infermiera Giusy, un po’ avanti con gli anni ma, super attiva.Ginevra aveva portato con sé tutto il necessario per il ricovero: i documenti, la prenotazione di ricovero, gli accessori per l’igiene personale ( il sapone, il dentifricio, lo spazzolino, gli asciugamani, il pettine),la biancheria intima, il pigiama, la camicia da notte, la vestaglia, le pantofole, i fazzoletti, una tuta tipo ginnastica, ed eventualmente carta igienica e qualche libro da leggere.Subito con i suoi modi di fare , così schietti e sinceri ma, anche ottimisti e fiduciosi in una pronta ripresa, aveva conquistato la simpatia di tutti.Le era stato diagnosticato un tumore ai polmoni, in stato anche avanzato.Purtroppo, non se ne era accorta in tempo. Lei, però rideva ed era l’unica che affrontava così la malattia. Aveva sempre una parola buona per ogni occasione.Le altre ragazze, invece, con le quali condivideva la stanza , piangevano, si disperavano, pregavano incessantemente il Signore chiedendo una grazia. Erano depresse, senza forze, spente, piene di paure, ansiose, così avvilite, da non voler vedere e parlare con nessuno.Ma, Ginevra non era così. Lei voleva “ vivere fino all’ultimo minuto”.Non voleva perdere quell’entusiasmo che l’aveva sempre accompagnata nella vita.Accendeva il cellulare, chiamava i suoi parenti ed i suoi amici . Raccontava episodi divertenti, barzellette, colmi. Si guardava commedie , video su tik tok, scaricava canzoni . Leggeva news.Quel cellulare era il suo “amico”, un amico allegro che le teneva compagnia e che le dava forza e coraggio.“Dottor Esposito è richiamato in reparto” annuncia l’altoparlante e il medico affretta il passo.Indossa il camice, la mascherina , i guanti, prende il bisturi. Saluta per prima Ginevra, stesa sul lettino, in modo amichevole e Ginevra lo ferma dicendo :” Dottore, sono come un gatto: ho sette vite! Ce ne vuole per buttarmi giù!”. E il medico risponde :” Ed io sarò il veterinaio che salva la vita al gatto intrepido! Farò di tutto per farti vivere!”. Ma, ecco che nel pronunciare queste parole, nel muro bianco difronte al lettino, nella sala operatoria, si apre un portale e compare un alieno, di colore giallo, alto due metri, con cinque teste, nove braccia, tre gambe e sei occhi, disposti occasionalmente su tutto il corpo, all’apparenza innocuo.L’équipe dei medici e Ginevra rimangono sorpresi , attoniti.Il dottore Esposito , dopo cinque minuti, ritornato in sé, prende la parola e così comunica : “ chi sei? Cosa vuoi? Da dove vieni? Che intenzioni hai?”.Ginevra sorride al mostro e aggiunge :” Pensavo mi stessero proiettando un film di fantascienza!”.Ma, l’alieno compiaciuto risponde : “ Mi chiamo EP30. Vengo dal pianeta MI2033 lontano dalla vostra galassia 300 533 431 anni luce. Sono venuto in pace . La mia è una passione. Ho il potere di guarire le cellule tumorali con il mio laser potente. Sono tantissimi anni che osservo il vostro pianeta Terra e sono rattristato dal fatto che la ricerca non abbia ancora trovato una cura per debellare tutti i tipi di tumori. Vorrei aiutarvi! Permettetemi di guarire tutti i vostri pazienti! Non voglio fare del male a nessuno ! Anzi vorrei usare i miei poteri per offrire la guarigione a chi sta , purtroppo, soffrendo anche da molto tempo. Consentitemelo, per favore!”.Ginevra , a udire queste parole, immediatamente grida :” Prova pure su di me. Farò da cavia, volentieri!”.A quel punto , l’alieno EP30 punta tutti i suoi occhi sul corpo di Ginevra. Parte un laser tricolore, tanto forte da stordire Ginevra, che per tre minuti rimane bloccata, immobile e poi, dopo, pian piano, si sente un’altra . Non ha più dolori. Il medico la manda a fare tutti gli accertamenti del caso e come per miracolo risultano tutti negativi. Ginevra è guarita totalmente. Il tumore ai polmoni è praticamente scomparso, senza lasciare alcuna traccia.L’alieno EP30 si mostra disponibile e nell’arco di una giornata guarisce tutti i pazienti ricoverati al celeberrimo ospedale. Si siede in sala d’attesa e Ginevra, ormai ristabilita, lo raggiunge e lo ringrazia calorosamente affermando : “ Sai, non avevo mai perso la gioia di vivere. Non avevo alcuna voglia di lasciare questo mondo e lasciare tutta la mia famiglia . Affronto tutto con positività. Sei tu il miracolo che stavo aspettando. Grazie, grazie, davvero! Ti sono grata! Non lo dimenticherò! Per me sarai, da ora in avanti il mio caro amico alieno!”.L’alieno EP30 la guarda un po’ meglio e si rende conto della sua bellezza, non solo fisica ma, soprattutto interiore. E poi la rassicura affermando :” Farò solo del bene e tu sarai per me l’amica che non ho mai avuto e che ho sempre sognato di avere! Ora adesso, mi devi scusare. Ritornerò fra qualche giorno!”.Preme un pulsante , posizionato sulla sua divisa di metallo ermetica e scompare, dileguandosi all’istante.I sovrani del pianeta MI2033 avevano visto tutto ed erano così contenti di quel che era accaduto.Tutti erano in festa . Il re EP29 ripeteva tra sé :” Il pianeta Terra , ora, è nostro amico!”.L’alieno EP30 , suo figlio legittimo, si reca dal padre ed esclama :” Padre, mi sa proprio che mi sono innamorato! Non ho mai visto un’umana così bella e simpatica, con un cuore immenso e con un sorriso sempre presente e un ottimismo così marcato! Mi trasformeresti in un umano? Vorrei abitare sul pianeta Terra e continuare ad usare il mio potere per salvare la comunità terrestre!”.Il re EP29 dispiaciuto proclama :” Non voglio perderti! Mi prometti che ritornerai quando vuoi e quando ti chiamerò?”.E il figlio abbracciandolo replica :” Certo, papà! Sono sempre tuo figlio!”.E nel giro di un secondo , il re trasforma suo figlio in un ragazzo di trent’anni, dai capelli castani, con gli occhi verdi, dal fisico muscoloso, abbastanza alto e attraente.“ Grazie papà!” continua a dire EP30. E con questa nuova sembianza ritorna sulla Terra.Corre spedito verso la casa di Ginevra e la trova a ballare e cantare a squarciagola nel salotto di casa.Bussa il campanello e si presenta: “ Ho cambiato look! Ho un altro corpo ma, sono sempre io, l’alieno EP30 che hai conosciuto, e sono qui per conquistarti, perché mi piaci davvero tanto!”.Ginevra , un po’ sbalordita, aggiunge :” Facciamo un passo alla volta … e poi … se son rose… vedremo…!..

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