Un gruppo di amiche, di Reggio Calabria , si incontra al solito bar , dove amano degustare spesso succulenti aperitivi e parlare delle loro giornate.Tra qualche giorno si celebrerà il matrimonio tra Matilde e Giacomo, entrambi coetanei.Matilde ha trent’anni, castana, con occhi a mandorla sempre castani e da poco si è laureata in Scienza della Formazione Primaria. Adora i bambini e con la sua pacatezza e vivacità vive la vita … senza farsi troppi problemi.“ Carpe diem”, ovvero “ cogli l’attimo” è il suo motto!Giacomo, alto 1,70 metri , abbastanza magro, è invece un attento e rispettato vigile del fuoco, rispettoso dell’ambiente , che desidera aiutare sempre gli altri e le persone in difficoltà.Loredana, una loro amica, di corporatura robusta, brunetta, un po’ gelosa , innamorata in segreto di Giacomo, ad un certo punto esclama : “ Che ne dite di festeggiare l’addio al nubilato di Matilde diversamente dal solito. Ho letto e sentito che in Calabria, sul fiume Lao , nascente in Basilicata, organizzano sport acquatici come il rafting.E per l’addio al nubilato , in gruppi di otto persone, la sposa non paga.Dovremo discendere il fiume su un particolare gommone, ritenuto inaffondabile , autosvuotante, non motorizzato e aiutandoci con delle pagaie potremo superare ostacoli come sassi e rapide che il corso d’acqua presenta.Sarebbe un’avventura divertente ed entusiasmante .Potremo anche bendare e travestire la sposa, ad esempio da principessa.E’ richiesta solo l’idoneità fisica e il saper nuotare.Tutte le amiche eccitate incominciano a gridare :” Si, si ! Vogliamo emozioni forti, travolgenti. Matilde … dai ! Prima di sposarti … devi provare quest’avventura magica immerse nella Natura e tra le onde , in balia della corrente e delle condizioni del tempo, anche avverse.Matilde, rossa in viso, risponde con calma :” E’ uno sport che non ho mai praticato, un po’ mi spaventa e un po’ mi alletta l’idea…Dopo un po’ di indecisione continua :” Ma si …con voi non ho paura! Si vive una volta sola!”.“ Allora è deciso!” sentenzia Loredana.“ Domani prenoto e poi partiamo!”.Le ragazze preparano un borsone con dentro: un costume da bagno, un secondo paio di scarpe, un asciugamano, una maglietta e pantalone per il cambio, un paio di calzini e il giorno 4 agosto in mattinata arrivano a Papasidero, un comune di montagna ,in provincia di Cosenza, nel parco del Pollino , dove è possibile sul fiume Lao, intraprendere la disciplina del rafting.Appena aver parcheggiato e scese dalle rispettive auto , le otto amiche respirano subito aria pulita, un’atmosfera tranquilla e quieta.Sono già visibili ad occhio e croce diversi torrenti.L’acqua del fiume è limpida, chiara come uno specchio.Sembra di trovarsi in un altro mondo , un posto incantato , come quello letto nelle fiabe.Al punto di partenza, alla base ricevono l’equipaggiamento .Ogni ragazza indossa una tuta e un giubbotto di salvataggio.La guida, preparata e piuttosto simpatica, introduce le norme di sicurezza in acqua e alcune dritte sulle tecniche di pagaiata.Le conduce presso “la Grotta del Romito” e da lì tutte ben posizionate sul gommone ,incominciano la discesa.Il tempo è un po’ nuvoloso. Di tanto in tanto si trovano onde irregolari con passaggi stretti.Le ragazze ammirano il paesaggio e contente, ridono, lo contemplano ed incominciano a cantare delle canzoni famose del momento.Matilde, che per l’occasione è stata bendata e vestita come la principessa Pitch del film di animazione “ Super Mario”, sente solo il rumore delle onde e il loro infrangersi sulle rocce.L’adrenalina aumenta. Si incrementa il desiderio di vivere nuove emozioni .Alle note della canzone di Annalisa, “Mon amour” …Matilde si alza in piedi, un po’ ribelle, infragendo la regola di star sedute e canticchia … :” Ho visto lei che bacia lui … che bacia lei, che bacia me … mon amour , amour, ma chi baci tu….”.All’improvviso , Loredana, da dietro… a bassa voce …sussurra :” Ti bacio io!” e la spinge …Matilde inciampa … e poi sbadatamente crolla e cade in acqua …Tutte si disperano… Matilde scivola giù verso la valle …Il torrente è in piena ..arriva la pioggia…s’ingrossa … cresce la corrente … Matilde scivola sempre più giù … sbatte la testa … non sa dove…forse un grande sasso …sviene …il suo corpo viene trascinato, trasportato più a riva …Diversi barracuda , lunghi circa due metri, circondano il suo corpo …lo pizzicano… sembra le facciano un po’ di solletico… Matilde così si riprende …e per quanto può dà tutti i calci che le sue forze le consentono di fare…. Li caccia via… e si accinge a nuotare … fin quando arriva, da sola, anche se esausta…al punto d’arrivo, che ha selezionato e visto in precedenza sulla mappa !Intanto le ragazze sul gommone … sono sempre più preoccupate …La guida ha subito chiamato i soccorsi …Un team di salvataggio pelustra la zona e un elicottero dall’alto…individua già Matilde che … nuotando è riuscita a ritornare a valle.Al punto d’arrivo , Matilde riabbraccia le compagne di viaggio e racconta loro cosa le è accaduto :” Sono riuscita a nuotare e lottare contro dei barracuda…Ma meno male che sono sana e salva!”.Poi si rivolge a Loredana e le dice : “ Perché mi hai spinto? Non siamo amiche? Che ti ho fatto? Abbiamo condiviso tante cose insieme!”.E Loredana nega tutto asserendo :” Io non ti ho spinto! Non è vero!”.E Matilde rattristata aggiunge :” Sei solo una bugiarda ! Da ora in poi non voglio più vederti! E’ chiaro! Sparisci dalla mia vita!”.Le altre amiche che hanno udito la storia … appoggiano Matilde e dicono a gran voce :” Vai via! Neanche noi ti vogliamo!”.Da allora nessuna di loro ha più rapporti di amicizia con Loredana.Tutte ritornano a casa ringraziando il Signore di aver salvato la vita a Matilde.Nessuna dimenticò , però l’acqua fredda sulla faccia, i suoni della Natura e il toccar con mano la bellezza incontaminata e maestosa del fiume.Un gruppo di amiche, di Reggio Calabria , si incontra al solito bar , dove amano degustare spesso succulenti aperitivi e parlare delle loro giornate.Tra qualche giorno si celebrerà il matrimonio tra Matilde e Giacomo, entrambi coetanei.Matilde ha trent’anni, castana, con occhi a mandorla sempre castani e da poco si è laureata in Scienza della Formazione Primaria. Adora i bambini e con la sua pacatezza e vivacità vive la vita … senza farsi troppi problemi.“ Carpe diem”, ovvero “ cogli l’attimo” è il suo motto!Giacomo, alto 1,70 metri , abbastanza magro, è invece un attento e rispettato vigile del fuoco, rispettoso dell’ambiente , che desidera aiutare sempre gli altri e le persone in difficoltà.Loredana, una loro amica, di corporatura robusta, brunetta, un po’ gelosa , innamorata in segreto di Giacomo, ad un certo punto esclama : “ Che ne dite di festeggiare l’addio al nubilato di Matilde diversamente dal solito. Ho letto e sentito che in Calabria, sul fiume Lao , nascente in Basilicata, organizzano sport acquatici come il rafting.E per l’addio al nubilato , in gruppi di otto persone, la sposa non paga.Dovremo discendere il fiume su un particolare gommone, ritenuto inaffondabile , autosvuotante, non motorizzato e aiutandoci con delle pagaie potremo superare ostacoli come sassi e rapide che il corso d’acqua presenta.Sarebbe un’avventura divertente ed entusiasmante .Potremo anche bendare e travestire la sposa, ad esempio da principessa.E’ richiesta solo l’idoneità fisica e il saper nuotare.Tutte le amiche eccitate incominciano a gridare :” Si, si ! Vogliamo emozioni forti, travolgenti. Matilde … dai ! Prima di sposarti … devi provare quest’avventura magica immerse nella Natura e tra le onde , in balia della corrente e delle condizioni del tempo, anche avverse.Matilde, rossa in viso, risponde con calma :” E’ uno sport che non ho mai praticato, un po’ mi spaventa e un po’ mi alletta l’idea…Dopo un po’ di indecisione continua :” Ma si …con voi non ho paura! Si vive una volta sola!”.“ Allora è deciso!” sentenzia Loredana.“ Domani prenoto e poi partiamo!”.Le ragazze preparano un borsone con dentro: un costume da bagno, un secondo paio di scarpe, un asciugamano, una maglietta e pantalone per il cambio, un paio di calzini e il giorno 4 agosto in mattinata arrivano a Papasidero, un comune di montagna ,in provincia di Cosenza, nel parco del Pollino , dove è possibile sul fiume Lao, intraprendere la disciplina del rafting.Appena aver parcheggiato e scese dalle rispettive auto , le otto amiche respirano subito aria pulita, un’atmosfera tranquilla e quieta.Sono già visibili ad occhio e croce diversi torrenti.L’acqua del fiume è limpida, chiara come uno specchio.Sembra di trovarsi in un altro mondo , un posto incantato , come quello letto nelle fiabe.Al punto di partenza, alla base ricevono l’equipaggiamento .Ogni ragazza indossa una tuta e un giubbotto di salvataggio.La guida, preparata e piuttosto simpatica, introduce le norme di sicurezza in acqua e alcune dritte sulle tecniche di pagaiata.Le conduce presso “la Grotta del Romito” e da lì tutte ben posizionate sul gommone ,incominciano la discesa.Il tempo è un po’ nuvoloso. Di tanto in tanto si trovano onde irregolari con passaggi stretti.Le ragazze ammirano il paesaggio e contente, ridono, lo contemplano ed incominciano a cantare delle canzoni famose del momento.Matilde, che per l’occasione è stata bendata e vestita come la principessa Pitch del film di animazione “ Super Mario”, sente solo il rumore delle onde e il loro infrangersi sulle rocce.L’adrenalina aumenta. Si incrementa il desiderio di vivere nuove emozioni .Alle note della canzone di Annalisa, “Mon amour” …Matilde si alza in piedi, un po’ ribelle, infragendo la regola di star sedute e canticchia … :” Ho visto lei che bacia lui … che bacia lei, che bacia me … mon amour , amour, ma chi baci tu….”.All’improvviso , Loredana, da dietro… a bassa voce …sussurra :” Ti bacio io!” e la spinge …Matilde inciampa … e poi sbadatamente crolla e cade in acqua …Tutte si disperano… Matilde scivola giù verso la valle …Il torrente è in piena ..arriva la pioggia…s’ingrossa … cresce la corrente … Matilde scivola sempre più giù … sbatte la testa … non sa dove…forse un grande sasso …sviene …il suo corpo viene trascinato, trasportato più a riva …Diversi barracuda , lunghi circa due metri, circondano il suo corpo …lo pizzicano… sembra le facciano un po’ di solletico… Matilde così si riprende …e per quanto può dà tutti i calci che le sue forze le consentono di fare…. Li caccia via… e si accinge a nuotare … fin quando arriva, da sola, anche se esausta…al punto d’arrivo, che ha selezionato e visto in precedenza sulla mappa !Intanto le ragazze sul gommone … sono sempre più preoccupate …La guida ha subito chiamato i soccorsi …Un team di salvataggio pelustra la zona e un elicottero dall’alto…individua già Matilde che … nuotando è riuscita a ritornare a valle.Al punto d’arrivo , Matilde riabbraccia le compagne di viaggio e racconta loro cosa le è accaduto :” Sono riuscita a nuotare e lottare contro dei barracuda…Ma meno male che sono sana e salva!”.Poi si rivolge a Loredana e le dice : “ Perché mi hai spinto? Non siamo amiche? Che ti ho fatto? Abbiamo condiviso tante cose insieme!”.E Loredana nega tutto asserendo :” Io non ti ho spinto! Non è vero!”.E Matilde rattristata aggiunge :” Sei solo una bugiarda ! Da ora in poi non voglio più vederti! E’ chiaro! Sparisci dalla mia vita!”.Le altre amiche che hanno udito la storia … appoggiano Matilde e dicono a gran voce :” Vai via! Neanche noi ti vogliamo!”.Da allora nessuna di loro ha più rapporti di amicizia con Loredana.Tutte ritornano a casa ringraziando il Signore di aver salvato la vita a Matilde.Nessuna dimenticò , però l’acqua fredda sulla faccia, i suoni della Natura e il toccar con mano la bellezza incontaminata e maestosa del fiume.Un gruppo di amiche, di Reggio Calabria , si incontra al solito bar , dove amano degustare spesso succulenti aperitivi e parlare delle loro giornate.Tra qualche giorno si celebrerà il matrimonio tra Matilde e Giacomo, entrambi coetanei.Matilde ha trent’anni, castana, con occhi a mandorla sempre castani e da poco si è laureata in Scienza della Formazione Primaria. Adora i bambini e con la sua pacatezza e vivacità vive la vita … senza farsi troppi problemi.“ Carpe diem”, ovvero “ cogli l’attimo” è il suo motto!Giacomo, alto 1,70 metri , abbastanza magro, è invece un attento e rispettato vigile del fuoco, rispettoso dell’ambiente , che desidera aiutare sempre gli altri e le persone in difficoltà.Loredana, una loro amica, di corporatura robusta, brunetta, un po’ gelosa , innamorata in segreto di Giacomo, ad un certo punto esclama : “ Che ne dite di festeggiare l’addio al nubilato di Matilde diversamente dal solito. Ho letto e sentito che in Calabria, sul fiume Lao , nascente in Basilicata, organizzano sport acquatici come il rafting.E per l’addio al nubilato , in gruppi di otto persone, la sposa non paga.Dovremo discendere il fiume su un particolare gommone, ritenuto inaffondabile , autosvuotante, non motorizzato e aiutandoci con delle pagaie potremo superare ostacoli come sassi e rapide che il corso d’acqua presenta.Sarebbe un’avventura divertente ed entusiasmante .Potremo anche bendare e travestire la sposa, ad esempio da principessa.E’ richiesta solo l’idoneità fisica e il saper nuotare.Tutte le amiche eccitate incominciano a gridare :” Si, si ! Vogliamo emozioni forti, travolgenti. Matilde … dai ! Prima di sposarti … devi provare quest’avventura magica immerse nella Natura e tra le onde , in balia della corrente e delle condizioni del tempo, anche avverse.Matilde, rossa in viso, risponde con calma :” E’ uno sport che non ho mai praticato, un po’ mi spaventa e un po’ mi alletta l’idea…Dopo un po’ di indecisione continua :” Ma si …con voi non ho paura! Si vive una volta sola!”.“ Allora è deciso!” sentenzia Loredana.“ Domani prenoto e poi partiamo!”.Le ragazze preparano un borsone con dentro: un costume da bagno, un secondo paio di scarpe, un asciugamano, una maglietta e pantalone per il cambio, un paio di calzini e il giorno 4 agosto in mattinata arrivano a Papasidero, un comune di montagna ,in provincia di Cosenza, nel parco del Pollino , dove è possibile sul fiume Lao, intraprendere la disciplina del rafting.Appena aver parcheggiato e scese dalle rispettive auto , le otto amiche respirano subito aria pulita, un’atmosfera tranquilla e quieta.Sono già visibili ad occhio e croce diversi torrenti.L’acqua del fiume è limpida, chiara come uno specchio.Sembra di trovarsi in un altro mondo , un posto incantato , come quello letto nelle fiabe.Al punto di partenza, alla base ricevono l’equipaggiamento .Ogni ragazza indossa una tuta e un giubbotto di salvataggio.La guida, preparata e piuttosto simpatica, introduce le norme di sicurezza in acqua e alcune dritte sulle tecniche di pagaiata.Le conduce presso “la Grotta del Romito” e da lì tutte ben posizionate sul gommone ,incominciano la discesa.Il tempo è un po’ nuvoloso. Di tanto in tanto si trovano onde irregolari con passaggi stretti.Le ragazze ammirano il paesaggio e contente, ridono, lo contemplano ed incominciano a cantare delle canzoni famose del momento.Matilde, che per l’occasione è stata bendata e vestita come la principessa Pitch del film di animazione “ Super Mario”, sente solo il rumore delle onde e il loro infrangersi sulle rocce.L’adrenalina aumenta. Si incrementa il desiderio di vivere nuove emozioni .Alle note della canzone di Annalisa, “Mon amour” …Matilde si alza in piedi, un po’ ribelle, infragendo la regola di star sedute e canticchia … :” Ho visto lei che bacia lui … che bacia lei, che bacia me … mon amour , amour, ma chi baci tu….”.All’improvviso , Loredana, da dietro… a bassa voce …sussurra :” Ti bacio io!” e la spinge …Matilde inciampa … e poi sbadatamente crolla e cade in acqua …Tutte si disperano… Matilde scivola giù verso la valle …Il torrente è in piena ..arriva la pioggia…s’ingrossa … cresce la corrente … Matilde scivola sempre più giù … sbatte la testa … non sa dove…forse un grande sasso …sviene …il suo corpo viene trascinato, trasportato più a riva …Diversi barracuda , lunghi circa due metri, circondano il suo corpo …lo pizzicano… sembra le facciano un po’ di solletico… Matilde così si riprende …e per quanto può dà tutti i calci che le sue forze le consentono di fare…. Li caccia via… e si accinge a nuotare … fin quando arriva, da sola, anche se esausta…al punto d’arrivo, che ha selezionato e visto in precedenza sulla mappa !Intanto le ragazze sul gommone … sono sempre più preoccupate …La guida ha subito chiamato i soccorsi …Un team di salvataggio pelustra la zona e un elicottero dall’alto…individua già Matilde che … nuotando è riuscita a ritornare a valle.Al punto d’arrivo , Matilde riabbraccia le compagne di viaggio e racconta loro cosa le è accaduto :” Sono riuscita a nuotare e lottare contro dei barracuda…Ma meno male che sono sana e salva!”.Poi si rivolge a Loredana e le dice : “ Perché mi hai spinto? Non siamo amiche? Che ti ho fatto? Abbiamo condiviso tante cose insieme!”.E Loredana nega tutto asserendo :” Io non ti ho spinto! Non è vero!”.E Matilde rattristata aggiunge :” Sei solo una bugiarda ! Da ora in poi non voglio più vederti! E’ chiaro! Sparisci dalla mia vita!”.Le altre amiche che hanno udito la storia … appoggiano Matilde e dicono a gran voce :” Vai via! Neanche noi ti vogliamo!”.Da allora nessuna di loro ha più rapporti di amicizia con Loredana.Tutte ritornano a casa ringraziando il Signore di aver salvato la vita a Matilde.Nessuna dimenticò , però l’acqua fredda sulla faccia, i suoni della Natura e il toccar con mano la bellezza incontaminata e maestosa del fiume.Un gruppo di amiche, di Reggio Calabria , si incontra al solito bar , dove amano degustare spesso succulenti aperitivi e parlare delle loro giornate.Tra qualche giorno si celebrerà il matrimonio tra Matilde e Giacomo, entrambi coetanei.Matilde ha trent’anni, castana, con occhi a mandorla sempre castani e da poco si è laureata in Scienza della Formazione Primaria. Adora i bambini e con la sua pacatezza e vivacità vive la vita … senza farsi troppi problemi.“ Carpe diem”, ovvero “ cogli l’attimo” è il suo motto!Giacomo, alto 1,70 metri , abbastanza magro, è invece un attento e rispettato vigile del fuoco, rispettoso dell’ambiente , che desidera aiutare sempre gli altri e le persone in difficoltà.Loredana, una loro amica, di corporatura robusta, brunetta, un po’ gelosa , innamorata in segreto di Giacomo, ad un certo punto esclama : “ Che ne dite di festeggiare l’addio al nubilato di Matilde diversamente dal solito. Ho letto e sentito che in Calabria, sul fiume Lao , nascente in Basilicata, organizzano sport acquatici come il rafting.E per l’addio al nubilato , in gruppi di otto persone, la sposa non paga.Dovremo discendere il fiume su un particolare gommone, ritenuto inaffondabile , autosvuotante, non motorizzato e aiutandoci con delle pagaie potremo superare ostacoli come sassi e rapide che il corso d’acqua presenta.Sarebbe un’avventura divertente ed entusiasmante .Potremo anche bendare e travestire la sposa, ad esempio da principessa.E’ richiesta solo l’idoneità fisica e il saper nuotare.Tutte le amiche eccitate incominciano a gridare :” Si, si ! Vogliamo emozioni forti, travolgenti. Matilde … dai ! Prima di sposarti … devi provare quest’avventura magica immerse nella Natura e tra le onde , in balia della corrente e delle condizioni del tempo, anche avverse.Matilde, rossa in viso, risponde con calma :” E’ uno sport che non ho mai praticato, un po’ mi spaventa e un po’ mi alletta l’idea…Dopo un po’ di indecisione continua :” Ma si …con voi non ho paura! Si vive una volta sola!”.“ Allora è deciso!” sentenzia Loredana.“ Domani prenoto e poi partiamo!”.Le ragazze preparano un borsone con dentro: un costume da bagno, un secondo paio di scarpe, un asciugamano, una maglietta e pantalone per il cambio, un paio di calzini e il giorno 4 agosto in mattinata arrivano a Papasidero, un comune di montagna ,in provincia di Cosenza, nel parco del Pollino , dove è possibile sul fiume Lao, intraprendere la disciplina del rafting.Appena aver parcheggiato e scese dalle rispettive auto , le otto amiche respirano subito aria pulita, un’atmosfera tranquilla e quieta.Sono già visibili ad occhio e croce diversi torrenti.L’acqua del fiume è limpida, chiara come uno specchio.Sembra di trovarsi in un altro mondo , un posto incantato , come quello letto nelle fiabe.Al punto di partenza, alla base ricevono l’equipaggiamento .Ogni ragazza indossa una tuta e un giubbotto di salvataggio.La guida, preparata e piuttosto simpatica, introduce le norme di sicurezza in acqua e alcune dritte sulle tecniche di pagaiata.Le conduce presso “la Grotta del Romito” e da lì tutte ben posizionate sul gommone ,incominciano la discesa.Il tempo è un po’ nuvoloso. 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Si incrementa il desiderio di vivere nuove emozioni .Alle note della canzone di Annalisa, “Mon amour” …Matilde si alza in piedi, un po’ ribelle, infragendo la regola di star sedute e canticchia … :” Ho visto lei che bacia lui … che bacia lei, che bacia me … mon amour , amour, ma chi baci tu….”.All’improvviso , Loredana, da dietro… a bassa voce …sussurra :” Ti bacio io!” e la spinge …Matilde inciampa … e poi sbadatamente crolla e cade in acqua …Tutte si disperano… Matilde scivola giù verso la valle …Il torrente è in piena ..arriva la pioggia…s’ingrossa … cresce la corrente … Matilde scivola sempre più giù … sbatte la testa … non sa dove…forse un grande sasso …sviene …il suo corpo viene trascinato, trasportato più a riva …Diversi barracuda , lunghi circa due metri, circondano il suo corpo …lo pizzicano… sembra le facciano un po’ di solletico… Matilde così si riprende …e per quanto può dà tutti i calci che le sue forze le consentono di fare…. 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Sparisci dalla mia vita!”.Le altre amiche che hanno udito la storia … appoggiano Matilde e dicono a gran voce :” Vai via! Neanche noi ti vogliamo!”.Da allora nessuna di loro ha più rapporti di amicizia con Loredana.Tutte ritornano a casa ringraziando il Signore di aver salvato la vita a Matilde.Nessuna dimenticò , però l’acqua fredda sulla faccia, i suoni della Natura e il toccar con mano la bellezza incontaminata e maestosa del fiume